Il prosciutto crudo è una vera e propria eccellenza tutta italiana. Ma non solo, è anche uno di quei piacere semplici che arricchiscono la nostra tavola. E’ saporito, leggero e perfetto sia per un antipasto che per uno spuntino veloce. Ma, come accade per tanti alimenti che amiamo, viene naturale chiedersi se possa avere effetti negativi sulla salute. Quanto incide su cuore, memoria e colesterolo? Facciamo un po’ di chiarezza.
Prima di esaminare tutte le conseguenze di alcune marche di prosciutto è importante specificare come quello di qualità possa offrire diversi vantaggi. E’ un alimento che contiene tantissime proteine, minerali e vitamine. Sono tutte elementi fondamentali per il nostro benessere e per il nostro corpo. Infatti se scelto con cura, è un’ottima opzione per un pasto gustoso e non troppo pesante.
Le conseguenze di alcuni prosciutto crudo
Come ogni cosa buona, anche il prosciutto crudo ha i suoi limiti, soprattutto se ne mangiamo troppo e viene acquistata una certa marca. Infatti, questa ha un contenuto di grassi saturi che se sono assunti in eccesso, possono causare nel lungo periodo problemi al cuore. Per non parlare di alcuni prodotti industriali che contengono nitrati e nitriti, conservanti che, se consumati spesso, non fanno bene al nostro corpo.
Un altro ingrediente messo troppo spesso in discussione è il sodio che viene utilizzato nel processo di salatura e per mantenere il sapore intenso del prosciutto crudo. Consumare sale in eccesso causa la pressione alta che se non curata può provocare infarto e ictus. Anche i grassi saturi che fanno alzare i livelli del colesterolo cattivo, possono comportare patologie cardiovascolari.
Ecco quale marca di prosciutto crudo fa male
Un dettaglio di cui si parla poco è il possibile impatto del sodio sulla memoria. Studi recenti suggeriscono che un consumo eccessivo di alimenti molto salati potrebbe avere effetti negativi sulle funzioni cognitive, soprattutto con l’età. Ma qual è il prosciutto che fa male? Scopriamolo insieme da quali ingredienti è composto:
- Prosciutto con troppi conservanti.
- Ricco di nitriti e nitrati.
- Alto contenuto di sodio.
- Troppa quantità di grassi saturi.
Non c’è bisogno di rinunciare al prosciutto crudo: fa parte della nostra cultura e della nostra cucina. L’importante è non abusarne e considerarlo un piccolo piacere, non un’abitudine quotidiana. Abbinarlo a una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali è il modo migliore per goderselo senza alcuna preoccupazione allarmante.
Il prosciutto crudo è un alimento buono e nutriente, ma per molti alimenti, la sua quantità potrebbe comportare delle conseguenze serie. Basta un po’ di attenzione, possiamo continuare a concederci di gustare qualche pezzo senza senso di colpa. Accompagnato da una fetta di pane integrale o da una bella insalata, resterà un piacere da gustare in tranquillità.