Quando tagliare l’erba: attenzione a questi tre errori

Ogni prato è diverso e soprattutto unico nel suo genere oltre ad essere composto da diverse specie ognuna delle quali ha le proprie esigenze specifiche da conoscere se non si vuole sbagliare. Quando si parla di tagliare il prato la cosa fondamentale è farlo all’altezza giusta al fine di preservare la salute ed anche l’aspetto estetico del tappeto erboso.

Le gemme di accestimento sono responsabili della crescita dell’erba e si trovano nella zona di base della pianta stessa che prende il nome di “colletto“; infatti tagliare l’erba al di sotto di questo strato è qualcosa che potrebbe provocare notevoli danni decisamente irreversibili. Ora, qui di seguito, vogliamo occuparci di conoscere gli errori più comuni.

Quando tagliare l’erba?

Innanzitutto diciamo che tagliare l’erba è l’operazione più comune da seguire ed è quella che rende più robusto il manto erboso. Ad ogni modo se non si presta attenzione a certe determinate regole, ecco che si rischia di danneggiare la crescita dell’erba. Infatti quel che si deve sapere è che più spesso si taglia e più si infittisce e sarà sempre più difficile che il prato sia attaccato da malattie.

Riguardo la tempistica possiamo dire che nei periodi di maggiore crescita, il taglio dell’erba deve essere effettuato ogni 7 giorni ed è sempre consigliabile tagliare quando il giardino è asciutto. Inoltre si consiglia di tagliare l’erba nelle ore più fresche per non compattare troppo il terreno e per non creare dei notevoli dislivelli.

Quali sono gli errori del tagliare erba?

Intanto una cosa importante quando si parla di tagliare l’erba è quella di non farlo d’estate in quanto devono essere assolutamente evitati i tagli nelle ore più calde e neanche durante la stagione invernale perché non bisogna tagliare il prato in presenza di gelate o brina. In generale, comunque, sarebbe preferibile evitare lo sfalcio sull’erba troppo umida.

  • Tagliare l’erba troppo bassa;
  • ignorare le altezze di taglio ottimali;
  • rimuovere troppo in termini di altezza.

Trattando del primo punto possiamo dire che la Festuca arundinacea non riesce affatto a tollerare le altezze basse di taglio e sbagliare l’altezza di taglio potrebbe compromettere la salute del prato rendendolo particolarmente vulnerabile alle infestazioni e alle malattie. E invece, che cosa vuol dire ignorare le altezze di taglio ottimali?

Ogni specie ha le sue misure e l’agrostis stolonifera, per esempio, fa riferimento a 0,3-2 cm e a 1,6-2,5 cm; per quel che riguarda il lolium perenne si parla invece di 1,2-3 cm e 2,5-8 cm. Infine, parlando dell’ultimo punto sappiamo che la regola generale è quella di non rimuovere mai più di un terzo dell’altezza dell’erba, cosa che aiuta ad aumentare l’altezza di tiglio e a conservare tutta l’energia approfondendo le radici.

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