Si può installare una stufa a pellet senza canna fumaria? Ecco cosa dice la legge

In un periodo di forte attenzione alla gestione dell’energia e di focus sul risparmio, sempre più persone scelgono di installare stufe a pellet. Questi dispositivi per il riscaldamento utilizzano un combustibile derivante dal legno vergine e, di riflesso, una risorsa avente un basso impatto sull’ambiente. Nel momento in cui si decide di installare una stufa a pellet, sono diversi gli interrogativi che si palesano in mente.

Tra questi, rientra la possibilità di procedere anche quando, in casa, non è presente una canna fumaria. Se ti interessa dare una svolta al tuo approccio alla gestione energetica in casa, nelle prossime righe puoi trovare la risposta alla tua domanda, con riferimenti alla normativa vigente per evitare brutte sorprese.

Che canna fumaria ci vuole per la stufa a pellet?

Per la stufa a pellet, è perfetta una canna fumaria in acciaio inox, in grado di resistere alla corrosione e alle alte temperature. Queste caratteristiche la rendono ideale sia per installazioni in contesti indoor, sia per ambienti esterni. Vanno benissimo anche i tubi coibentati, che hanno il vantaggio di prevenire la formazione di condensa. Nei casi in cui non è presente la canna fumaria, si può comunque procedere all’installazione.

Attenzione: in qualche modo, la stufa deve espellere i suoi fumi. In assenza di canna fumaria, si ricorre a meccanismi di aspirazione forzata che vengono attivati elettricamente. Entrando nel vivo delle caratteristiche di questo processo, ricordiamo che tutto parte da un ventilatore di piccole dimensioni che si trova all’interno della stufa stessa. Suo compito è spingere l’aria frutto della combustione attraverso un tubo caratterizzato da un diametro inferiore ai 10 cm.

Dove scaricano le stufe a pellet senza canna fumaria?

Chiarito il fatto che la normativa vigente prevede la possibilità di installare stufe a pellet senza canna fumaria, è naturale chiedersi dove scarichino. Come poco fa ricordato, il tubo tramite cui passa l’aria frutto della combustione è di diametro estremamente ridotto, motivo per cui può essere inserito senza problemi attraverso fori di dimensioni contenuti praticati per creare sfoghi esterni a livello delle pareti. Si parla quindi dei seguenti vantaggi:

  • Discrezione visiva
  • Possibilità di procedere senza dover rispondere a particolari vincoli strutturali
  • Possibilità di far uscire il tubo da qualsiasi parete perimetrale dell’abitazione

Tutto questo non significa che sia possibile procedere senza fare riferimento a regole. Il primo passo da fare è informarsi sull’eventuale presenza di normative comunali. Necessario, inoltre, è considerare le linee guida della normativa UNI 10683 relativa al rilalscio dei fumi. Quest’ultima, dal 2012, mette in primo piano l’obbligo della presenza di uno sfogo sul tetto in caso di stufa a pellet senza canna fumaria.

Cosa dire, invece, in merito all’installazione in condominio? Innanzitutto che è necessario il consenso di tutta l’assemblea. In questo caso, invece, il punto di riferimento è la normativa UNI EN 13501-1. Quest’ultima pone il divieto di allaccio della stufa a rete elettriche collettive e ramificate. Rivolgendosi a un tecnico specializzato per l’installazione, si ha la certezza di non avere problemi per quanto riguarda queste regole.

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