In questo articolo di oggi andremo a vedere insieme come funziona il riscaldamento a pavimento e cosa si deve fare per attivarlo quindi, se siete interessati sull’argomento, non vi resta che continuare a leggere questo nostro articolo di oggi. Quel che possiamo dire sul riscaldamento elettrico in generale è che risulta essere la scelta ideale per chi ha bisogno di ridurre i costi in bolletta e al tempo stesso ha interesse per la riduzione dell’impatto ambientale.
Questa scelta inoltre risulta essere efficace al gas dato che ha costi di installazione e spese di manutenzione nettamente inferiori. In tutto ciò minimizza anche i rischi legati alle rotture e ai guasti configurandosi come la perfetta e insostituibile soluzione per quel che riguarda le seconde case. Parlando di riscaldamenti elettrici, quello più funzionale e gettonato risulta comunque essere quello a pavimento ma andiamo a vedere insieme di cos si tratta.
Riscaldamento a pavimento: di che si tratta?
L’impianto di riscaldamento a pavimento è formato da pannelli radianti che vengono collocati al di sotto le piastrelle del pavimento e all’interno di questi è possibile porre un sistema di resistenze elettriche che generano calore tramite la corrente che viene prodotta e delle tubature utili per permettere all’acqua di circolare liberamente.
Nel primo caso l’acqua viene riscaldata grazie alla pompa di calore oppure ad una tradizionale caldaia mentre nel secondo caso la produzione della corrente avviene grazie ad un impianto fotovoltaico. Entrambe queste soluzioni, comunque, operando a temperature basse, garantiscono un consumo di energia decisamente ridotto e in cui il calore viene diffuso nelle stanze per irraggiamento.
Come funziona il riscaldamento a pavimento?
Come abbiamo già detto il riscaldamento a pavimento funziona grazie a dei pannelli che emettono calore e che viene propagato quindi dal basso verso l’alto. Questo può funzionare sia in maniera elettrica che ad acqua in quanto la sua peculiarità è la distribuzione ottimale del calore. Il riscaldamento a pavimento funziona molto bene anche con temperature di acqua basse che oscillano tra i 30° e i 40° a differenza dei 70° che invece servono negli impianti radiatori. Ma quali sono i vantaggi dell’averlo in casa?
- Distribuzione omogenea del calore;
- utilizzo di energie rinnovabili;
- risparmio sui consumi;
- numero inferiore di interventi di manutenzione;
- facilità di installazione.
Con questo tipo di riscaldamento a pavimento se si acquista un nuovo immobile oppure si effettua una riqualificazione energetica, si può benissimo stimare una risparmio energetico superiore al 20% ogni anno. In tutto ciò si parla di facilità di installazione e di riduzione degli ingombri di casa in quanto si ha di una maggiore libertà di arredamento senza problematiche.
In più c’è da aggiungere che i moderni riscaldamenti a pavimento fungono anche da impianto di raffreddamento e in questo modo si potrà beneficiare di un unico impianto che riesca a mantenere la casa calda in inverno e fresca durante la stagione estiva. Ad ogni modo c’è da dire che questa soluzione è sconsigliata quando non c’è un solaio coibentato a regola d’arte.