I prestiti personali sono da diversi anni una forma di “anticipo di denaro” legata a cifre e condizioni particolari tra le più apprezzate in ambito generale e più richieste da una ampia fetta della cittadinanza. Naturalmente una condizione così “generica” di prestito ha subito una serie di regolamentazioni specifiche che saranno applicate anche per i prestiti personali.
A partire dai requisiti effettivi fino alla possibilità in fatto di limitazioni, il prestito personale è soggetto a diverse condizioni ed è ovviamente condizionato anche dall’utilizzo dei tassi di interesse applicati in modo solo relativamente libero. Data la loro forma di successo crescente, anche le banche di ultima generazione stanno facendo ricorso ad elementi del genere. Ma quali sono le nuove normative e regole dei prestiti personali?
Cos’è il prestito personale
E’ un prestito personale una forma effettiva di finanziamento presso privati (non è disponibile per le aziende) che non è soggetta quindi relativa all’operazione vincolata. Sostnzialmente questo significa che la Banca o l’istituto che fa ricorso alla richiesta e che decide se accoglierla o meno in merito al prestito non “chiede” al richiedente lo scopo del denaro.
Per questo viene chiamato anche credito non finalizzato, condizione che ha portato una possibilità in fatto di cifra molto ampia, che varia mediamente tra i 500 euro fino a 75 mila euro come cifra richiedibile. Tra i requisiti principali ci sono quelli anagrafici, bisogna infatti trovarsi in una condizione di età compresa tra i 18 ed i 70 anni di età.
Costi e condizioni
Allo stesso modo non bisogna rientrare nell’ambito dei cosiddetti “cattivi pagatori”, inoltre non deve risultare nel registro dei “protestati”, ma anche di non aver tardato nel pagamento di finanziamenti precedenti. Inoltre la l’importo richiesti del prestito personale non può essere sporporzionato in merito al reddito generale che può essere risultante nello stipendio o pensione oppure ancora altra entrata economica.
- E’ necessario dimostrare la capacità di rimborso, attraverso documenti come la busta paga oppure la ricevuta telematica o ancora il Modello Unico
- O ancora la garanzia di un terzo
Esistono anche delle condizioni sotto forma di rischi ad esempio se non si riesce ad adempiere al costo del rimborso rateizzato fino alla scadenza questo può comportare la preclusione a nuovi prestiti ma anche interessi in termini economici maggiori rispetto a quelli concordati. Spesso sono compresi i due valori di TAN e TAEG, che hanno significati diversi.
Il TAN è il Tasso Annuo Nominale ma che non comprende ogni forma di spesa come è presente nel TAEG: questo identifica di fatto il “prezzo” sotto forma di spese, oneri in termini di percentuale che, dal punto di vista annuo, andrà ad impattare sul richiedente del prestito. In senso generale è il valore da tenere d’occhio quando si fa riferimento al prestito personale.