Il panorama televisivo italiano è in continua evoluzione, e con l’arrivo delle nuove tecnologie il digitale terrestre sta subendo importanti cambiamenti. Questi aggiornamenti, pensati per migliorare la qualità delle trasmissioni e garantire una maggiore efficienza dello spettro radio, comportano alcune conseguenze per gli spettatori. Tra queste, la dismissione di alcuni canali che non saranno più visibili sui televisori non aggiornati. In questo articolo esploreremo le ragioni di questi cambiamenti, quali canali saranno coinvolti e cosa possono fare gli utenti per continuare a guardare i loro programmi preferiti.
Perché cambiano i canali sul digitale terrestre?
La transizione tecnologica è guidata principalmente dall’introduzione del nuovo standard di trasmissione DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial), che sostituirà progressivamente il precedente DVB-T. Questo cambiamento è necessario per:
- Ottimizzare l’uso dello spettro radio: Le frequenze utilizzate dalla TV digitale devono essere in parte liberate per fare spazio alle reti 5G.
- Migliorare la qualità video: Il nuovo standard permette di trasmettere contenuti in alta definizione (HD) e ultra alta definizione (UHD), offrendo una migliore esperienza visiva.
- Rendere le trasmissioni più efficienti: Il DVB-T2 consente una maggiore capacità di trasmissione, riducendo i costi e migliorando la copertura.
Quali canali non saranno più disponibili?
Con l’introduzione del DVB-T2, molti canali che non supportano il nuovo standard di trasmissione verranno dismessi o migreranno su piattaforme diverse. Tra i canali che potrebbero non essere più visibili, troviamo:
- Canali locali: Molte emittenti regionali potrebbero non avere i mezzi per adeguarsi al nuovo standard e cessare le trasmissioni.
- Alcuni canali nazionali minori: Le reti con un’audience limitata potrebbero decidere di trasferire i loro contenuti su piattaforme online o satellitari.
L’elenco completo dei canali coinvolti varia a seconda delle regioni, poiché la riassegnazione delle frequenze viene gestita a livello locale. Per sapere quali canali verranno dismessi nella tua area, è consigliabile consultare il sito web del Ministero dello Sviluppo Economico o i comunicati ufficiali delle emittenti televisive.
Come prepararsi ai cambiamenti
Per continuare a vedere i canali trasmessi con il nuovo standard, è necessario verificare la compatibilità dei propri dispositivi e, se necessario, aggiornarli. Ecco i passaggi principali da seguire:
- Controlla il tuo televisore: Se hai acquistato una TV dopo il 2017, è probabile che sia già compatibile con il DVB-T2 e il codec HEVC (High Efficiency Video Coding). In caso contrario, potresti dover acquistare un decoder esterno.
- Esegui una risintonizzazione: Molti canali potrebbero cambiare frequenza durante la transizione. Una semplice risintonizzazione potrebbe risolvere eventuali problemi di ricezione.
- Considera alternative: Se il tuo dispositivo non supporta il DVB-T2, puoi optare per piattaforme alternative come il satellite (Tivùsat) o lo streaming online.
Incentivi per l’aggiornamento
Per facilitare la transizione, il governo italiano ha messo a disposizione incentivi economici per l’acquisto di nuovi televisori o decoder compatibili. I principali bonus disponibili sono:
- Bonus TV – Decoder: Uno sconto fino a 30 euro per famiglie con un reddito ISEE inferiore a 20.000 euro.
- Bonus rottamazione TV: Uno sconto del 20% sul prezzo di acquisto di una nuova TV, fino a un massimo di 100 euro, per chi rottama un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018.
Per usufruire di questi incentivi, è necessario presentare specifica documentazione presso i rivenditori autorizzati.
Cosa cambia per gli utenti
I principali benefici della transizione includono una qualità video superiore, un maggior numero di canali in alta definizione e una migliore copertura del segnale. Tuttavia, ci sono anche alcune sfide, come l’obbligo di aggiornare i dispositivi e la possibile perdita di accesso a canali locali che non riescono ad adeguarsi.
Gli utenti dovranno adattarsi a un panorama televisivo sempre più tecnologico e connesso, dove lo streaming online e le piattaforme digitali avranno un ruolo sempre più centrale.
Conclusione
La transizione al DVB-T2 rappresenta un passo importante per il futuro della televisione in Italia, ma comporta anche alcune difficoltà per gli utenti. Prepararsi adeguatamente, aggiornare i propri dispositivi e sfruttare gli incentivi disponibili sono passi fondamentali per continuare a godere della propria esperienza televisiva senza interruzioni. Informarsi tempestivamente e agire in modo proattivo permetterà di affrontare questi cambiamenti con serenità.