La Lira ha rappresentato da sempre per gli italiani una parte fondamentale per la ricostruzione storica del passato più o meno recente, essendo stata una moneta con una lunghissima storia, risalente addirittura all’Ottocento, al tempo della monarchia. Non si può quindi trascurare tutte le evoluzioni e i miglioramenti, negativi e positivi vissuti dalla Lira, dalla sua nascita fino alla sua totale dismissione, venendo sostituita dall’Euro.
Oggi, molte monete appartenute alla Lira ha un valore di tutto rispetto: si tratta di monete che a livello materiale sono prodotte con metalli, spesso leghe, che non hanno grande valore o prestigio, per cui quello che di solito risulta senza dubbio speciale nel caso di queste monete è quello che raccontano e quello che troviamo raffigurato sulle due facce.
La moneta da 2 Lire con Ulivo
Si tratta certamente di una moneta con un valore nominale molto basso, a quel tempo forse una delle più piccole, formata da un materiale così leggero, che anche il suo peso risultava esiguo e banale. Ma possiamo tranquillamente annoverare questa moneta tra quelle che hanno una reale importanza nello scenario della numismatica italiana, e non solo. E’ una moneta coniata tra il 1953 e il 1959, diventata simbolo della rinascita post-bellica del nostro Paese.
Infatti, le immagini presenti hanno un valore piuttosto simbolico, a cominciare dall’ulivo che rappresenta la pace e la prosperità, una scelta per niente banale, perché è il messaggio di speranza e di ripresa per un’Italia che cerca di ricostruirsi dopo essere uscita non facilmente e senza conseguenze dagli ultimi anni del conflitto mondiale. Il materiale è l’Italma, una lega di alluminio e magnesio, leggera e resistente alla corrosione, per cui quelle ancora in circolazione tra gli esperti e amanti di numismatica, sono praticamente quasi del tutto immacolate. Sul dritto è presente un’ape, simbolo di operosità e laboriosità, due elementi cardine del popolo italiano che lavorava e si adoperava per uscire dalla crisi economica del Paese, mentre sul rovescio troviamo proprio il nostro ramo d’ulivo, affiancato dal numero “2” che indicava il valore della moneta.
Ma quanto può valore una moneta di questo tipo?
Consideriamo che questa è una moneta molto vecchia, risalente a metà del Novecento. Si tratta quindi di considerare intanto l’età della stessa e il fatto che non sia più in uso, per via della stessa dismissione della Lira. Inoltre, si consideri anche il fattore legato alla tiratura; in merito a questo vorremo ricordare che una moneta molto particolare e ricca di valore è stata coniata nel 2022, direttamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, quando si è celebrato il 70° anniversario dalla nascita della moneta da 2 lire con ulivo, emettendone alcuni esemplari in oro dal valore di 20 euro. Perché questa scelta?
- intanto per celebrare l’importanza di questa moneta e del messaggio che ancora oggi è particolarmente caro agli italiani
- per il gusto di dare ancora un’importanza alla storia della Lira
- per dare spazio a questa moneta per il suo importante anniversario.
Oggi poter avere una moneta di questo tipo sicuramente ha un valore molto importante, sia perché coniata in oro, sia per il valore simbolico che è legato alla sua nuova emissione del 2022. Ma la cosa che rende davvero speciale questa moneta è l’importanza relativa al contesto storico difficile e particolarmente convulso che ha vissuto. Insomma, è il racconto di un’Italia che si faceva e si affrancava dagli errori del recente passato.
Se ne possiede una di queste monete, puoi sicuramente considerarti ricco, perché, anche se al momento il loro valore non deve essere altissimo, magari qualche collezionista potrebbe esserne interessato e pagare tantissimi soldi pur di aggiudicarsene un esemplare e integrarlo nella propria collezione di monete pregiate e ricche di significati e di simboli del passato.