Riconoscibile dalla colorazione rossa, la banconota da 10 euro è sicuramente una delle più utilizzate e facili da riconoscere, nonchè una delle più soggette ad una vera e propria usura, dato il piccolo taglio, inferiore solo a quella da 5 euro. In molti casi poco rilevante dal punto di vista collezionistico, il concetto in questione viene sfatato però da alcuni pezzi rarissimi.
Esistono infatti varie versioni di questo esemplare che possono valere molto di più di quanto vale “ufficialmente” una banconota di tale valore, incidono vari elementi come primo su tutti la rarità, che comprende anche tutto un processo storico alla base. La semplice rarità non basta, per valutare tanto una banconota, come vedremo di seguito, ma sicuramente è un ottimo inizio.
Banconota comune…non sempre
Le banconote europee a differenza delle monete, almeno ufficialmente non risultano essere concepite per presentare un valore collezionistico, non esistono varianti ufficiali di banconote commemorative, come ad esempio da oltre 20 anni esiste questo contesto per le emissioni da 2 euro commemorative, che infatti sono “prese di mira” dai collezionisti.
La banconota da 10 euro però può essere rara in altri modi perchè questo fattore (quello della rarità) può essere evidenziato da tanti altri ambiti, il seriale è uno di questi, da tempo, a partire dalla 1° serie delle banconote comunitarie infatti l’euro risulta essere fortemente interessante ed impattante se siamo in grado di sviluppare una conoscenza della stessa.
La più rara
Dal seriale si può capire ad esempio la provenienza, partendo dalla lettera iniziale (diversa a seconda del paese di produzione) ma anche dai numeri che non sono casuali bensì progressivi, quindi ad ogni nuova serie si inizia da 000000001. In questo caso possiamo ottenere risultati interessanti se ad esempio riusciamo a trovare i pezzi come:
- Con i numeri parzialmente o totalmente progressivi quindi con valori crescenti o decrescenti, fino a 500 euro per un esemplare composto da tutti numeri uno dopo l’altro
- Seriali “radar” ossia composti da parte o totalmente due parti “specchiate” (come 234565432) hanno un valore fino a 450 euro.
Valori trascurabili se si prende però in esame e si attenziona la banconota da 10 euro sicuramente più rara del contesto: se non esistono banconote ufficiali da collezione della serie europea, possiamo ricordare come ad esempio possano essere considerate tali seppur in maniera non “ufficiosa” quelle della serie Specimen ovvero le “Campione”.
Fanno parte di questo gruppo esemplari molto rari, sviluppati dalla Banca Centrale Europea in chiave spiccatamente di “omaggio” da utilizzare come oggetto o dono diplomatico per i vertici delle altre nazioni, non sono quindi concepite come banconote sviluppate per l’utilizzo tradizionale, ciò è evidente dalla scritta SPECIMEN su a mbo i lati. Esemplari come questi valgono tanto, tra i 5000 fino a 10.000 euro, esemplari tenuti alla perfezione sono stati messi in vendita a cifre fino a 100.000 euro.