Quando nel 2002 l’Euro entrò ufficialmente nelle case di tutti gli abitanti dell’Eurozona come moneta unica, portò con sé un nuovo carico di monete e di banconote, con immagini e valori nominali differenti da tutto quello che fino ad allora era stata l’importanza data alle singole valute nazionali. Insomma, si cominciava a fare i conti con un nuovo modo di intendere i pagamenti.
E per adeguarsi tutti quanti alla nuova valuta, vennero introdotte alcune monete, dal valore nominale davvero bassissimo (quali 1, 2 e 5 centesimi di euro), necessari per dare il tempo a tutti i Paesi di adeguarsi ai prezzi senza imporre arrotondamenti a cui, a quel tempo, nessuno Stato Europeo era ancora del tutto e totalmente preparato. E oggi?
Ecco cosa accade alle monete di piccolo importo
Nel tempo, mentre tutto si assestava e anche quella parte della popolazione più restia all’euro perché mossi da un profondo senso di malinconia e di attaccamento alla propria vecchia e ormai in disuso moneta, si è assistito a una ricerca di un equilibrio, giusto e sensato tra le varie parti, cosicché ad un certo punto abbiamo visto un vero e proprio modo di gestire la nuova moneta.
In pratica, i prezzi si sono più o meno equiparati, a svantaggio delle economie più deboli che negli ultimi anni hanno dovuto, per forza di cose, adattarsi al nuovo modo di intendere la politica e l’economia europea, che dà ovviamente delle indicazioni che valgono per tutti, anche in merito a stipendi e costi su vari tipi di servizi, sebbene ogni Paese europeo può, sempre con qualche limitazione, aggiungere ulteriori tasse.
E la moneta da 1 centesimo?
Per quanto riguarda le monetine più piccole di valore, come quella da 1 centesimo, oggi possiamo dire che il suo servizio si è quasi del tutto neutralizzato. Del resto, sempre più spesso si assisteva che il resto in costi non del tutto pieni, non venisse più dato, se comprendeva proprio questi piccoli tagli. Oggi non vengono addirittura più prodotte e restano solo pochi esemplari in circolazione, o in attesa di essere ritirati o perché sono già elementi da collezione:
- ci sono le monetine con diametro simile a quello da 2 cm, che riportano una raffigurazione sbagliata (mole antonelliana, invece che il castel del Monte)
- alcune con errori di conio
- altre con qualche dettaglio proveniente da piccoli Stati dove si registrano ogni anno le più basse tirature imposte dall’Europa: soprattutto parliamo di Monaco e Malta
Questi dettagli sono tutti circoscritti a un numero piuttosto esiguo di monetine da 1 centesimo di euro, e ancora più altro potrebbe essere il suo valore qualora tutti insieme si ritrovassero all’interno della stessa monetina. Consideriamo anche si tratta pur sempre di una moneta che è stata circolante e prodotta dalle varie zecche europee fino a non molto tempo fa e questo le rende sì monete di valore, ma comunque recente, che col tempo potrebbero ulteriormente aumentare.
Inoltre, per poter disporre di un ingente somma, nel caso di monete di piccolo taglio, non si tiene certamente conto di quanto possa valere a livello nominale, ma si considerano tutti i dettagli fin qui presenti e soprattutto si valutano anche l’anno di conio, il materiale, il luogo di provenienza, la tiratura e ovviamente la presenza di errori di conio.