Gratta e Vinci: ecco quante tasse si pagano se vinci 10.000 euro

Il gioco d’azzardo in Italia è un fenomeno molto diffuso, regolamentato da leggi specifiche, che comunque non proibiscono del tutto l’attività di rivenditori e sala da gioco. Ovviamente si tiene sempre presente, e lo fa qualunque casa produttrice di giochi d’azzardo, che questi possono essere deleteri per la salute dell’uomo, in quanto conducono anche alla dipendenza. Ma questo sembra ovviamente non importare più di tanto a chi ogni giorno spende i propri risparmi per tentare la fortuna.

Ma una cosa da considerare, oltre al tentativo di mostrare moderazione nel gioco e bisogno di controllare anche le proprie risorse per non ridursi sul lastrico, è anche il fatto che alcune vincite, quelle di solito superiori ai 500 euro, sono soggetti a tassazioni di varia entità, che cercheremo di presentarvi di seguito nel dettaglio.

Il gioco d’azzardo: quali leggi lo regolamentano in Italia

Spesso si sente parlare di possibili riduzioni per quello che riguarda la libertà di gioco concessa in Italia, ma si dimentica che le leggi già esistono e sono anche piuttosto forti e mirate a controllare davvero l’illegalità e le possibili controindicazioni legate al gioco d’azzardo. Si dimentica, per lo più, perché non si conoscono e se ne parla poco.

Tra le leggi, ricordiamo senz’altro la Legge 401/1989, che regola il gioco d’azzardo in Italia, stabilendo le modalità di gestione, ma richiede anche il conseguimento di alcune autorizzazioni mirate e specifiche, necessarie perché si possa aprire un centro scommesse, ad esempio. Inoltre, abbiamo anche un ente che controlla il tutto, ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che è responsabile delle regole e del controllo del gioco d’azzardo.

Ma cosa significa tassare le vincite?

Ovviamente siamo in Italia, e laddove ci sono delle fruttuose vincite, quando si tratta in particolare di giochi d’azzardo regolamentati direttamente dallo Stato italiano, come il Gratta e Vinci, allora lì vengono applicate delle tasse. Ogni cosa che è limitata all’acquisizioni di soldi, è ovviamente tassata in Italia, per evitare l’evasione fiscale e la sua applicazione nello specifico avviene nelle seguenti modalità:

  • esenzione dalle tasse fino a 200 euro
  • superiori a 200 euro, tasse del 20%

Quindi, se hai una vincita di 150 euro, non viene applicata nessun tipo di tassazione, quindi avrai un importo netto di 150 euro; se invece vinci un importo di 500 euro, la tassazione sarà pari al 20% sui 500 euro, ovvero verranno defalcati 100 euro, per una vincita netta di 400 euro. Questo è stabilito ai fini di poter continuare a finanziare il gioco d’azzardo in Italia, a cui si sommano, ovviamente, i valori dei biglietti o delle giocate effettuate dai giocatori più incalliti.

Se la mia vincita, nel nostro caso specifico è di 10mila euro, la tassazione resta del 20% sul totale, che porterà alla perdita di circa 2 mila euro. Il fortunato vincitore si porterà pertanto a casa una cifra che si aggira intorno agli 8 mila euro, sicuramente inferiore rispetto alla vincita di partenza, ma comunque una somma di tutto rispetto. Detto questo, è sufficiente esserne a conoscenza in partenza per evitare difficoltà nel momento dell’incasso.

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