L’euro nella sua variante in banconote è al centro di grandi cambiamenti, e questo appare evidente anche con la quasi imminente terza serie della carta moneta che in realtà è ancora un “cantiere aperto” e qualcosa di profondamente ancora da capire. Su varie fonti sta rimbalzando la notizia che tratta della dismissione di una banconota molto conosciuta.
Viene quindi da chiedersi se verrà ancora considerata valida a partire dal prossimo anno: in realtà la dismissione di una banconota dell’euro non comporta la sua perdita di validità ma è semplicemente il risultato di una scelta da parte della Banca Centrale Europea, che ha anche tra le altre cose, il ruolo di definire le linee guida di produzione delle nazioni.
Addio a questa banconota, ecco il motivo
In realtà il 27 gennaio fa riferimento non al 2025 ma ad una data già trascorsa, pari al 2023, periodo nel quale le banche non hanno potuto più fisicamente emettere i pezzi da 500 euro. Questi però non sono stati più stampati già dal 27 gennaio 2019, ponendo fine quindi a questo taglio sicuramente tra i meno comuni ma comunque impattanti.
Perchè proprio la banconota da 500 euro? Il motivo è facilmente riconducibile in merito alla capacità di acquisto molto importante di questo taglio di esemplari cartacei, sviluppato quindi solo nella 1° serie delle banconote comunitarie (infatti non è presente nella attuale 2° serie). Già a partire dai primi anni 2000 infatti era emersa una particolare problematiche legata alla sicurezza delle transazioni.
Perchè questo accade?
Sostanzialmente la 500 euro si è rivelata molto presto più dannosa che utile perchè l’enorme potere d’acquisto legato ad una singola banconota ha permesso facilmente lo “spostamento” fisico di tanti esemplari quindi muovere molta ricchezza anche in modo spiccatamente illecito. Condizione che quindi è divenuta negativa, specie in una situazione di controllo fiscale.
- Per questo motivo le banconote da 500 euro, già meno diffuse rispetto alle altre, non sono più prodotte ed è sempre più difficile vederle in giro
- Questo però non significa che se ne possiediamo, non possiamo usarle
L’Unione Europea ha infatti specificato in modo effettivo, che ogni banconota che viene dismessa e non più prodotta non perde, e non lo farà neanche in futuro, il proprio valore e potere d’acquisto, conseguentemente potrà essere cambiata in ogni situazione in qualsiasi contesto bancario centrale, ad esempio presso la Banca d’Italia del nostro paese.
Anche per la 3° serie delle banconote, la cui diffusione dovrebbe cominciare probabilmente nel 2026 o 2027, la 200 euro potrebbe avere un destino simile a quello della 500 euro, seppur le condizioni sono meno “urgenti” rispetto al simbolico biglietto in carta moneta concepito per essere più elevato in circolazione, come detto dismesso per motivi di sicurezza.