Da non molto tempo, l’Europa ha mosso contro l’Italia una vera e propria mozione riguardo al pagamento della tassa sulla televisione, che da sempre viene usata per sostenere la programmazione della tv di Stato, ovvero la Rai. Fino a qualche anno fa, questa tassa era sì obbligatoria, ma i controlli per capire chi davvero la pagava latitavano.
In questo senso, il governo italiano ha deciso di inglobarla all’interno della fatturazione dell’energia elettrica, dilazionandola in comode rate e rendendola a questo punto davvero obbligatoria da pagare per tutti. Non sono mancate le lamentele, ma alla fine, la bolletta si deve pur pagare e con lei anche l’importo dei 90 euro del Canone Rai. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo.
Cosa è successo tra Europa e Italia riguardo il Canone Rai?
Proprio questa decisione presa riguardo il pagamento del Canone Rai inglobato all’interno della bolletta dalla luce ha portato l’Europa a intervenire nel 2020 considerando incompatibile questo modo di recuperare la tassa rispetto alle normative europee sui servizi pubblici e sulla tutela stessa dei contribuenti. In particolare, la Commissione Europea ha esaminato se il canone fosse davvero considerabile come un aiuto di stato. Considerati gli ultimi sviluppi, la risposta è risultata negativa e queste sono state le conseguenze.
Dall’Europa è arrivato quindi l’invito all’Italia di eliminare questa tassa dalla fatturazione dell’energia elettrica, proponendo di trovare nuove forme e nuove vie per rendere possibile il recupero di questa tassa al di fuori della bolletta della luce, in modo che questo possa apparire più equo e trasparente, magari usando un processo più semplice e migliore.
E i cittadini?
La parte lesa in tutta questa faccenda restano i cittadini, che da quando il canone si paga nella bolletta della luce, hanno mosso solo critiche continue e piuttosto forti contro il governo italiano, considerandolo un’ingiustizia bella e buona, non perfettamente incline a quello che è il principio di trasparenza legato a quest’imposta. Ma cosa ancora non è più chiaro:
- l’Europa aveva dato un tempo per eliminare il canone dalla bolletta della luce: non è stato rispettato
- il canone è stato abbassato da 90 a 70 euro
- si era vociferato che forse piano piano, con il passare del tempo, sarebbe diminuito
- il canone è rimasto negli ultimi due anni sempre 70 euro
- ad oggi non se ne sa più nulla
Quello che ovviamente resta incerto è il disinteresse europeo che prima è partito a raffica contro questa misura, volta a recuperare la tassa, e adesso è calato una forma di silenzio assenso in grado di non lasciar intendere con chiarezza cosa ne sarà nei prossimi anni di questo canone e se davvero verrà eliminato, seppur lentamente, dalla bolletta.
Sappiamo solo che ancora per tutto il 2025 non sono previsti cambiamenti, anche se si vocifera un possibile reintegro dell’importo a 90 euro, per continuare a migliorare il rendimento della RAI. Insomma, come se per poter produrre trasmissioni di alto livello il popolo italiano debba pagare obbligatoriamente una tassa, sulla quale l’Europa ha mostrato delle profonde criticità.