Ogni anno prima della manovra finanziaria, molti di noi stanno in attesa di capire quanto cambierà la tassa che viene applicata in base al nostro reddito, ossia l’IRPEF. Infatti, è un’imposta lorda che si applica in base a quanto ammonta il nostro reddito e che annualmente tende a cambiare di qualche punto percentuale.
L’IRPEF è praticamente quella tassa che paghiamo sui redditi, come stipendi, pensioni, affitti o qualsiasi altra entrata? Ecco, è una delle tasse principali in Italia, e funziona in modo progressivo: più guadagni, più paghi. Facile a dirsi, un po’ meno a capirsi quando si nel dettaglio. Non ti resta che continuare a leggere le righe di questo articolo.
Ecco cosa cambierà
Il funzionamento si basa su un documento che si chiama TIUR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). In pratica, questo documento stabilisce le regole su cosa viene tassato e come. I redditi vengono divisi in categorie, tipo redditi da lavoro dipendente, da affitti o da investimenti. A seconda della categoria e del tuo reddito totale, si applica una percentuale (un’aliquota) che ti dice quanto pagare.
Fin qui sembra semplice, ma poi entrano le addizionali regionali e comunali, e lì le cose si complicano un po’ perché ogni Regione e Comune decide per conto suo. Praticamente cambia a seconda dove vivi. Se sei in una Regione o in un Comune con aliquote alte, puoi ritrovarti a pagare parecchio di più rispetto a chi vive in zone dove sono più basse.
Ecco quali sono le aliquote
Fino a poco tempo fa, c’erano ben cinque aliquote, ed era un gran casino. Però, c’è una novità per quest’anno: le aliquote sono state ridotte a tre fasce così tutto dovrebbe essere un po’ più chiaro e, speriamo, meno pesante per alcune persone. Ecco quali sono e come sono organizzate:
- 23% per redditi fino a 28 mila euro all’anno.
- 35% per i redditi tra 28 e 50 mila euro all’anno.
- 42% per chi guadagna oltre i 50 mila euro.
Per quanto riguarda il pagamento di solito si fa con la dichiarazione dei redditi, usando il 730 o l’Unico, e le scadenze vanno dalla primavera all’autunno. La buona notizia è che se tutto questo ti sembra un casino puoi tranquillamente rivolgerti a un CAF, un patronato o un commercialista. Ti aiutano a compilare i moduli, magari trovano qualche detrazione che ti fa risparmiare.
Alla fine, lo so, l’IRPEF non è proprio simpatica, ma capirne un po’ il funzionamento non fa male, anzi, puoi esserti utile per farti quattro conti. Sapere cosa paghi e perché ti aiuta a evitare sorprese, e magari a sfruttare qualche vantaggio fiscale che nemmeno sapevi di avere. La regola fondamentale è essere pronti.