Allerta assegno unico: ecco cosa cambia dal 2025

L’Assegno Unico per famiglie si rinnova naturalmente anche per il 2025 dove risulta già riconoscere alcune novità particolari in quello che è da diversi anni il vero e proprio sostituto degli assegni familiari per i contesti con figli entro una certa età anagrafica. L’Assegno Unico però a differenza di questi ultimi viene erogato mensilmente ma non con la busta paga, bensì come bonifico.

Viene identificato come una forma di pagamento fisso, che viene mantenuto almeno fino al rispetto dei requisiti (che riportiamo poco più avanti in maniera più dettagliata), che si basa sulla presenza di figli prevalentemente entro la maggiore età, oppure con alcune specifiche condizioni fino a 21 anni compiuti. Cosa cambia a partire dal 2025?

Cosa è l’Assegno Unico e come ottenerlo

L’Assegno Unico per Famiglie, costituisce esattamente il sostituto degli assegni familiari dal 2022 ma chi ha fatto richiesta ai tempi dal mese di marzo 2023 non deve fare più richiesta, che alternativamente può essere presentata sia in modo “fisico” attraverso un Patronato / CAF abilitato ma anche in modo autonomo attraverso il portale dell’INPS.

Si tratta di una forma di aiuto economico che viene erogato sul conto corrente del genitore / tutore del richiedente, in caso di presenza di un figlio o più figli (l’assegno viene modificato in caso di più figli) che è effettivo fino alla maggiore età oppure fino a 21 anni . L’importo per singolo figlio è da circa poco meno di 50 euro fino a 175 euro. Per chi ha figli disabili non è previsto il limite di età.

Cosa cambia nel 2025

Il calcolo dell’ISEE non è obbligatorio per ottenere l’accesso all’Assegno Unico per famiglie neanche per il 2025 ma è l’unico modo per ottenere il massimo possibile, quindi è essenziale ricordarsi di chiedere quanto prima possibile un nuovo calcolo dell’ISEE già nella prima parte del 2025, in modo da poter ricevere il giusto “ricalcolo”, entro il 28 febbraio 2025. Per il 2025 inoltre:

  • Viene aggiornata la riqualificazione che porta gli importi aumentare sensibilmente in base all’inflazione (per il 2025 viene considerato un aumento dello 0,8 %)
  • Il calcolo dell’Assegno Unico non viene più considerato effettivo per la richiesta del Bonus Nido

Tra gli altri requisiti per fare richiesta dell’Assegno Unico figurano, la residenza fissa di almeno uno dei due genitori o tutori del figlio o dei figli, richiesta che può essere fatta a partire dal 7° mese di gravidanza. I cittadini che possono farne richiesta devono essere italiani, stranieri con permesso di soggiorno o anche cittadini dell’Unione Europea.

La scelta di non considerare l’Assegno Unico per famiglie come un qualcosa che costituisce reddito serve ad alleggerire il carico di persone che fanno richiesta al Bonus Asilo nido, garantendo così ad una platea più ampia la possibilità di sviluppare richieste in questo senso più rapide e maggiormente accettabili in fretta da parte dello stato.

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