La storia delle banconote è nota ai più, o comunque agli intenditori di numismatica, che sono consapevoli del fatto che, rispetto alle monete, queste risultano più facilmente deteriorabili nel tempo e quindi subiscono maggiori modifiche a causa del materiale che facilmente è soggetto a condizioni di umidità e di danneggiamento.
Ma il fascino della banconota resta comunque immutato e chi decide di percorrere la strada del collezionismo di questo tipo, ovviamente lo fa facendo le dovute considerazioni. Ma quanto possano davvero valere le banconote antiche, come quelle appartenute alla Lira? Facciamo il punto della situazione, analizzando una delle banconote su cui si discute di più fra tutte: quella da 1000 Lire.
Le mille Lire: il racconto della Lira
Se cerchiamo un modo efficace per riuscire a ricostruire la storia della Lira dagli albori alla sua totale dismissione, sicuramente efficace può risultare affidarsi alle Mille Lire. Non stiamo scherzando, perché, in realtà, questa banconota, seppur di piccolissimo taglio dal punto di vista del valore nominale, rappresenta nelle sue molteplici varianti, quella che più fra tutte riesce a ricostruire passo passo il racconto di un’intera valuta, qual è stata appunto la Lira.
Tra le varianti di questa banconota, sicuramente di grande impatto risultano quelle che riportano l’effigie di Marco Polo, Giuseppe Verdi e infine di Maria Montessori, tutti personaggi di un certo calibro, importanti nel passato per il lascito culturale, ma anche per il presente perché ci aiutano a capire il motivo per cui vengono inseriti proprio in queste banconote, dando loro un risalto sicuramente più suggestivo rispetto alle altre banconote.
Ecco il valore delle banconote da 1000 Lire con Giuseppe Verdi
Il famosissimo compositore dell’aree classiche più conosciute al mondo, Giuseppe Verdi, è il protagonista indiscusso delle banconote da Mille Lire che subentrano al posto di quello con l’effigie di Marco Polo, a partire dal 1984 e vengono definitivamente ritirate nel 1999, poco prima che la Lira andasse in disuso. Il design prevede la figura del compositore in auge, sul fronte della banconota; sul retro invece c’è una scena di un’opera di Verdi, con elementi musicale e artistici, che richiamano appunto il suo lavoro di musicante. Predominano il blu e il verde come colori, che richiamano anche l’arte della musica classica; mentre la grandezza della banconota è pressocché immutata, pari a 155×77 mm. Ecco quanto vale e in quali condizioni:
- è il simbolo del patrimonio culturale e artistico
- in base ad alcuni anni di conio, ne sono state emesse meno
- ci sono banconote prova, le prime soprattutto per testare il conio, che sono davvero pregiate e rare
- alcune addirittura presentano errori che rendono queste banconote davvero speciali
E’ bene ricordare che la maggior parte di queste banconote non sono comunque in uno stato davvero ottimale, essendo state pensate per lo più per l’uso quotidiano. Ma nel caso della banconota da Mille Lire con Giuseppe Verdi come prova, questa assume un valore davvero incredibile: si parla di importi superiori ai 500 euro, in base ovviamente alla presenza di altri fattori che ne accrescano il valore.
La banconota da Mille Lire in generale è davvero un pezzo di storia dell’Italia: racconta uno spaccato ricco di volontà e di forza, che è impresso nelle figure che il passato ci ha lasciato come esempi di grande impatto sociale, politico, economico e sopratutto culturale come nel caso di Giuseppe Verdi.