Il mercato immobiliare in Italia ha attraversato diverse fasi nel giro di pochi anni. Dopo il congelamento del lockdown è arrivato, nel 2021, un balzo importante delle compravendite, dovuto in parte ai volumi da recuperare dei mesi passati. Il 2022 si è aperto all’insegna dell’inflazione, frutto in parte della guerra in Ucraina e in parte della ripresa post pandemica, con il fisiologico aumento dei tassi da parte della BCE. Alti sono rimasti fino allo scorso anno quando, per quattro riunioni di seguito, i tecnici hanno deciso di abbassarli blandamente, dando il via a un clima di moderata fiducia.
Archiviato il 2024, cosa ci si deve aspettare per l’anno da poco iniziato? Se stai pensando di comprare casa per viverci o come investimento, questa piccola guida dedicata alle tendenze del mercato immobiliare per il 2025 fa per te. Continua a leggere per scoprire cosa ti aspetta, secondo gli esperti del settore, nei prossimi mesi.
Come andrà il mercato immobiliare nel 2025?
A dare una prima risposta su come andrà il mercato immobiliare nel 2025 e sulle tendenze imperanti ci ha pensato la società Immobiliare.it Insights, che ha parlato di un generalizzato trend all’insegna dell’aumento delle quotazioni al metro quadro. Dove si vedranno maggiormente questi incrementi? A Genova. Nel capoluogo ligure, infatti, è prevista una crescita dell’8,4%. Il prezzo medio al metro quadro potrebbe quindi arrivare a più di 1800 euro.
Anche per il 2025 Milano, più volte al centro dell’attenzione mediatica per il problema dell’accessibilità immobiliare, si confermerà la città dove acquistare casa sarà più oneroso in assoluto, con un prezzo medio in città che supererà i 5700 euro al metro quadro. Sotto la Madonnina sono previsti forti aumenti, attorno al 4,3%, anche per i canoni di affitto (ricordiamo che, nel 2026, Milano sarà letteralmente presa d’assalto dai turisti per via delle olimpiadi invernali).
Previsioni mercato immobiliare 2025: la centralità della sostenibilità
Ci sono previsioni che sarebbe meglio definire certezze. Tra queste rientra, per esempio, la sempre più forte attenzione alla sostenibilità da parte di chi comprerà e venderà casa nei prossimi mesi. Il motivo? La cosiddetta direttiva europea case green, che prevede il raggiungimento, per gli edifici destinati alla vendita o all’affitto, della classe energetica E entro il 2030. Ecco alcuni dati che fotografano il trend del momento:
- Secondo un’indagine del portale Idealista, il 34% degli acquirenti valuta solo case fino alla classe D.
- Un sondaggio effettuato dalla società SWG parla del 75% dei proprietari pronto, a fine 2024, a fare interventi di efficientamento energetico.
- Le case green ormai valgono fino al 40% in più rispetto agli immobili non efficienti.
Quando si parla di sostenibilità, non si inquadra solo un approccio di rispetto verso l’ambiente, ma anche la ricerca di un benessere e di un equilibrio perfetto tra vita privata e lavoro. Non è un caso che si parli sempre di più di flex living, altro trend dominante nel 2025.
Di cosa si tratta? Della risposta fisiologica al diffondersi dello smart working e ai prezzi sempre più alti delle case nelle grandi città. Chi compra si orienta sempre di più verso zone dell’hinterland, ben collegate con i mezzi pubblici – il che implica meno auto in giro – e con ampi spazi verdi a disposizione per divertirsi e rilassarsi.