Hai conservato vecchie monete di bronzo? Ecco quanto possono valere

Il bronzo è stato uno dei metalli più importanti dell’antichità ed è arrivato anche all’epoca moderna con una serie di elementi di utilizzo di assoluto spessore, al punto che a questo metallo è stata legata una fase della storia umana molto lunga, che comprende anche quella legata all’utilizzo sempre più raffinato della metallurgia che ha permesso lo sviluppo anche di monete in bronzo.

Il bronzo non “esiste” in natura, infatti viene concepito attraverso l’unione tra rame e stagno, naturalmente impattano molto tanti valori diversi, in base alla quantità ed alla lavorazione di questi metalli. Essendo molto più resistente delle singole leghe, le antiche monete di bronzo sono state spesso rinvenute ancora oggi in condizioni molto buone.

Il bronzo per le monete

Ma quanto possono valore? La numismatica si interroga da sempre in merito, ricordando che il bronzo è stato estremamente utilizzato soprattutto fino all’epoca antica ma anche durante il Medioevo per le monete, almeno fino all’introduzione di altri elementi. Molto amate sono le monete della Grecia e Roma antica, ancora oggi estremamente e relativamente ” facili ” da trovare.

Il loro valore naturalmente varia molto a seconda della rarità, ma anche dalle condizioni oltre che dal periodo. Prendendo in considerazione la cultura greca e romana per loro estensione territoriale e storica, possiamo imbatterci in decine e decine di monete diverse ma apparentemente simili, che possono valere da pochi euro fino a migliaia di euro.

Quanto possono valere

Una moneta greca del periodo classico riscontrabile soprattutto nel Mezzogiorno, può valere da circa 20 euro fino a 500 euro come valutazione massima, bisogna però fare attenzione ai falsi, che sono anche piuttosto ben fatti, essendo il bronzo abbastanza facile da replicare, così come l’effetto “antico”. Quindi conviene diffidare da ritrovamenti troppo casuali.

  • Monete come i sesterzi romani antichi, spesso costituiti proprio da leghe di bronzo sono altrettanto interessanti
  • I sesterzi augustei, ossia recanti le figure dei primi imperatori, a partire da Giulio Cesare sono molto ricercati
  • Uno con Giulio Cesare se tenuto molto bene ed ovviamente autentico può valere anche fino a 15 mila euro, se le condizioni sono perfette

I sesterzi successivi ad esempio quelli con gli imperatori successivi almeno fino al II secolo DC sono comunque molto rari ed interessanti, ma è difficile trovarli in condizioni davvero buone: un sesterzo con Tiberio vale tra i 1000 ed i 2500 euro se in condizioni perfette, poco meno quelli contemporanei e successivi agli imperatori più famosi.

Il bronzo come detto è facile da contraffare, quindi è opportuno munirsi di grande pazienza ed abilità e magari con l’aiuto di un esperto di numismatica così da evitare valutazioni sbagliate, soprattutto se abbiamo tra le mani un esemplare autentico ma non sappiamo come valutarlo. Il bronzo difficilmente appare “puro” soprattutto se così antico.

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