Il 2025 è appena iniziato è già cominciano a farsi sentire tutte quelle novità che riguarderanno il mondo del lavoro e tutto ciò che si ricollega a questo fattore. Pare infatti che il nuovo anno apporterà moltissimi cambiamenti per quanto riguarda questa disciplina e uno dei primi parametri che vedrà le modifiche più importanti sarà proprio quello che riguarda la normativa sui contratti di lavoro.
Da quello che sappiamo, infatti, assisteremo a dei forti cambiamenti nelle varie tipologie di contratto previste dalla legge, questo in base agli ultimi decreti che hanno autorizzato tutte le modifiche che entreranno in vigore da qui in avanti. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più circa questo importante cambiamento che toccherà tutti noi seppur in maniera diversa.
I nuovi cambiamenti relativi alla disciplina del lavoro
Il 2025 sarà un anno molto importante per tutti i lavoratori, in quanto nuove modifiche e forti cambiamenti andranno a caratterizzare moltissime cose, tra cui rientrano tutti le regole che disciplinano i contratti di lavoro, la questione sulla sicurezza e perfino lo smart-working e le eventuali assenze ingiustificate sul lavoro. Sicuramente deve tenersi una visita ai fini dell’assunzione che servirà a stabilire la salute del lavoratore prima che lo stesso possa venire assunto.
Importanti novità anche per quanto riguarda la cassa-integrazione che deve essere compatibile con la situazione e deve essere concessa solo in certi casi. Le novità più importanti però sono tutte quelle che toccano da vicino i contratti e le nuove regole che li disciplinano, in modo da rendere tutto più chiaro e semplice e ridurre così il margine di errore.
Che cosa cambia a livello contrattuale?
Come abbiamo detto l’elemento più importante a subire importanti modifiche è proprio ciò che riguarda il contratto di lavoro e in particolare tutte le tipologie di rapporto lavorativo che vengono disciplinate dallo stesso. Le modifiche non rimarranno quindi vincolate ad un unico contesto, ma andranno a toccare dal vivo le diverse categorie di lavoratori. Il cambiamento riguarda infatti:
- Contratto a tempo determinato
- Contratto misto
- Dimissioni
Le variazioni a livello contrattuale riguarderanno sia i contratti a tempo determinato sia quelli che sono stati definiti come misti. Nel primo caso deve essere richiesto un periodo di prova che non può essere inferiore ai 2 giorni, ma nemmeno superare i 30 giorni soprattutto nel caso in cui il contratto a termine cessi di esistere entro un anno. Lo stesso discorso riguarda i contratti misti, i quali permetteranno di assumere la stessa persone sia come dipendente che come lavoratore autonomo a regime forfettario.
Grandi novità anche per tutto quello che tocca da vicino il settore delle dimissioni, le quali potranno essere presentate come sempre ma verranno ritenute come tali anche nel caso in cui il lavoratore non comunichi con tempestività un’assenza e la stessa risulti essere come ingiustificata. Ovviamente ogni situazione andrà esaminata nella sua individualità, ma queste sono le regole principali.