Le monete corrispondenti alle vecchie se non proprio antiche lire con particolari raffigurazioni sono popolarisssime e divenute molto amate presso tanti elementi corrispondenti al collezionismo più puro ed assoluto: le lire con i leone identificano esemplari che hanno quasi un secolo di vita e che fanno parte di un retaggio culturale molto definito e storicamente importante.
Infatti se il leone è simbolicamente per ogni cultura e tradizione simbolo di fierezza e forza, sono molto poche le emissioni italiane che recano questa figura animale. Ma esiste una moneta, anzi una serie di monete oggi molto ricercata, divenuta iconica per molti numismatici che permette potenzialmente di ottenere cifre molto importanti.
Moneta con il leone
Le monete dell’era fascista, corrispondenti ad un periodo conosciuto come il Ventennio, quindi una ventina di anni, dagli anni 20 fino alla fine della seconda guerra mondiale che ha avuto una enorme forma di impatto anche simbolico oltre che culturale, persino sulle monete. Con l’autarchia voluta ma anche imposta dalla scarsità di risorse anche le emissioni dell’epoca fascista sono divenute diverse dalle altre.
Spesso presenti nelle monete proprio evidenze come il fascio littorio, che spicca anche su questa serie di monete, concepite nel 1928, come decennale dalla vittoria del primo conflitto mondiale. Queste monete sono da 20 lire, e nella loro forma finale sono state costituite in lega di argento, piuttosto pura e ricercata, erroreamente vengono chiamate monete con Mussolini.
Quanto vale?
In realtà il volto presente è quello del re Vittorio Emanuele III con l’elmetto militare (per questo viene chiamata anche moneta Cappellone), mentre l’altro lato della moneta è contraddistinto proprio da un dettaglio del fascio littorio condito dalla testa di leone, di profilo. Sul fascio sono presenti in numeri romani l’anno 1828 ma anche il 6° anno dell’era fascista.
- E’ una delle poche monete con un vero e proprio motto scritto su questo lato
- Meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora
Moneta non rarissima ma complicata da trovare in eccellente stato di conservazione, per questo conviene provare ad “aguzzare gli occhi” per mettere le mani su esemplari molto ben tenuti. Il valore per un pezzo in buono stato ma con piccolissimi difetti si aggira intorno ai 100 euro, ma maggiore sono le qualità di condizione e più alto sarà il valore.
Un esemplare in eccellente stato può superare anche i 1000 euro, mentre uno in Fior di Conio sfiora i 2000 euro. Esistono anche delle varianti di Prova di questa specifica moneta, come quelle riconoscibili dalla scritta Prima Prova. Rarissime, queste monete in oro possono valere fino a 120 mila euro ma trovarle è molto difficile dato l’esiguo numero di pezzi coniati.